
Senza una strategia organica e accompagnata da risorse e progettualità adeguate il mondo delle micro, piccole e medie imprese del commercio al dettaglio, dell’artigianato, del turismo, già investito da un profondo processo di mutamento generato dalla grande distribuzione prima e dal commercio on line dopo, rischia semplicemente di scomparire. Sono attività che svolgono anche un ruolo di presidio sociale ed economico decisivo in molte realtà locali, in molti quartieri.
Dobbiamo mettere in campo interventi che, nel breve periodo, diano alle piccole realtà produttive l’ossigeno per resistere al periodo di chiusura forzata e, sul medio e lungo periodo, guardare a queste realtà come svolgenti una funzione pubblica fondamentale.
- Riqualificare i nostri mercati rionali: allestimento di spazi comuni, rifacimento dei banchi, wi-fi e innovazione tecnologica, promozione e marketing territoriale;
- Istituire Piani di Massima Occupabilità tenendo conto delle esigenze dei commercianti, degli interessi pubblici relativi alla circolazione, igiene, sicurezza, estetica, ambiente e tutela del patrimonio culturale;
- Programmare interventi di riqualificazione e decoro delle grandi vie commerciali. Dobbiamo puntare a favorire, tra i commercianti e negozianti, le cosiddette “associazioni di strada”.
